11 MAGGIO 2019
INFEZIONI A TRASMISSIONE SESSUALE: DALLO SCREENING DELLA PAZIENTE ASINTOMATICA ALLA GESTIONE DELLA MALATTIA INFIAMMATORIA PELVICA
Aula Magna
Ospedale “A. Manzoni”
Via dell’Eremo, 9/11 – Lecco
RESPONSABILE SCIENTIFICO: Tiziana Dell’Anna – LECCO
Andrea Natale – MILANO
Antonio Pellegrino – LECCO
Le infezioni a trasmissione sessuale (IST) rappresentano un serio problema di salute pubblica e non solo nei paesi con risorse economiche limitate. I dati mostrati dall’OMS lo confermano: nel mondo, più di 1 milione di persone si infettano quotidianamente; all’anno 357 milioni di nuovi casi presentano una o più delle seguenti infezioni: chlamydia, gonorrohoea, sifilide, trichomonas, 500 milioni di persone contraggono l’herpes genitale, 290 milioni di persone il papilloma virus. Le IST, nella gran parte dei casi, non sono accompagnate da sintomi ed è questo il motivo per cui la diagnosi e la terapia sono spesso effettuate con ritardo o non effettuate causando svariate sequele a breve e a lungo termine. Da qui l’importanza dello screening per identificare e trattare le persone infette prima che sviluppino complicanze e l’importanza di identificare e trattare i partner sessuali per prevenire la trasmissione e la reinfezione. Le complicanze legate a IST variano dall’infezione dell’alto tratto genitale, infertilità, dolore pelvico cronico, tumore della cervice uterina alle infezioni croniche da virus delle epatiti e HIV. Tra le complicanze a lungo temine di una infezione pelvica, il rischio di sterilità da fattore tubarico è consistente. Come comportarsi per prevenire il più possibile questa evenienza quando ci troviamo nella fase acuta di una PID? Magari in età giovanile quando il desiderio di gravidanza non è ancora espresso? Oppure tardivamente, di fronte ad una patologia ormai cronicizzata (aderenze o idrosalpinge), quali possono essere i trattamenti proponibili per “ripristinare” almeno una parte delle probabilità di concepimento? Altro aspetto emergente legato alle IST è il fenomeno dell’antibiotico-resistenza, soprattutto per la gonorrhoea, legato all’utilizzo sconsiderato o improprio degli ultimi decenni dei farmaci antibiotici. Le IST rappresentano, dunque, una quota di patologia che sempre più spesso il ginecologo si trova ad affrontare ma per la quale la prevenzione, messa in campo da molteplici figure sanitarie, tra cui quella dell’ostetrica, rimane l’arma più potente.
Id provider: n. 210 – Id evento: 210 – 262229 ED. 1
Crediti ECM; 2,8 – Ore formative: 4
Numero partecipanti: max 200
Professioni alle quali si riferisce l’evento formativo: Medico Chirurgo (Ginecologia e Ostetricia, Dermatologia e Venerologia, Malattie Infettive, Medicina Generale) – Ostetrica/o – Infermiere professionale.
Per percepire i crediti ECM è obbligatorio: compilare la scheda di iscrizione, apporre firma di presenza in entrata e uscita, compilare e superare il test finale, compilare i moduli obbligatori.
L’attestato di frequenza verrà consegnato a fine evento a chi ne farà richiesta. L’attestato ECM verrà inviato per mail, agli aventi diritto, dopo la chiusura della pratica ministeriale
PER ISCRIZIONI www.psacf.it
Per percepire i crediti ECM è obbligatorio:
– compilare la scheda di iscrizione
– apporre firma di presenza in entrata e uscita
– compilare e superare il test finale
– compilare i moduli obbligatori
L’attestato di frequenza verrà consegnato a fine evento a chi ne farà richiesta.
L’attestato ECM verrà inviato per mail agli aventi diritto, dopo la chiusura della pratica ministeriale.
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